Le operazioni di monitoraggio della componente Suolo consentono di valutare principalmente le modificazioni delle caratteristiche pedologiche dei terreni dovute alle operazioni di impianto dei cantieri e alle relative lavorazioni in corso d'opera.

Le alterazioni della qualità dei suoli conseguenti all'impianto ed alle lavorazioni di cantiere possono essere sintetizzate come segue:
- modificazione delle caratteristiche chimico-fisiche dei terreni;
- variazione di fertilità (compattazione dei terreni, modificazioni delle caratteristiche di drenaggio, rimescolamento degli strati costitutivi, infiltrazione di sostanze chimiche, etc.).
Al termine delle valutazioni circa le caratteristiche litomorfologiche e dell'uso del suolo, viene individuato il punto più adatto per eseguire il profilo più rappresentativo dell'intera area. Successivamente è prevista l'apertura di una trincea esplorativa di profondità paria a 2 m, il cui limite è stabilito dal raggiungimento del substrato litologico non pedogenizzato.
Sulla parete più esposta alla luce solare, viene analizzata la sequenza stratigrafica degli orizzonti pedologici con descrizione secondo le metodiche di rilievo pedologico. In questo caso specifico è previsto il prelievo di nr 2 campioni di terreno per ciascuna trincea: il primo tra 0,00 e 0,40 m per analisi agronomiche, pedologiche e fisico-chimiche ed il secondo tra 1,50 e 2,00 m per analisi fisico-chimiche.
Queste valutazioni, che prevedono come riferimento normativo per le analisi chimico-fisciche i limiti stabiliti dalla Tabella 1 Colonne A e B del D.Lgs n. 152/2006, sono previste solo durante la fase Ante Operam e Post Operam.
