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Acque superficiali

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Obiettivo del monitoraggio della componente Acque Superficiali  è l'individuazione delle eventuali alterazioni che la realizzazione dell'infrastruttura potrebbe apportare all’interno del Bacino Litorale tra Esino e Musone. Nel bacino di riferimento, come detto, le opere interrompono alcuni fossi minori il cui deflusso sarà ripristinato con opere idrauliche di continuità, nella fattispecie tombini in calcestruzzo armato.

Visto che le opere ed i relativi cantieri interferiscono con fossi che non presentano un deflusso di acqua constante nel corso dell’anno i monitoraggio andranno così effettuati:

  • Ante Operam - almeno una volta prima dell’inizio dei lavori in corrispondenza di un periodo in cui i due fossi interferiti presentano un minimo deflusso.
  • Corso d’Opera - almeno una volta all’anno in occasione dei periodi con presenza di deflusso. Inoltre, si prevede di effettuare il monitoraggio in corso d’opera oltre che in corrispondenza del corpo recettore anche in corrispondenza del recapito finale dell’impianto di raccolta e smaltimento delle acque di cantiere predisponendo un pozzetto per i campionamenti con frequenza trimestrale durante il corso d’opera per la verifica del rispetto dei parametri delle acque recapitate.
  • Post Operam - almeno una volta prima dell’inizio dei lavori in corrispondenza di un periodo in cui i due fossi interferiti presentano un minimo deflusso. analogamente alla fase corso d’opera, si prevede inoltre di effettuare il monitoraggio in corrispondenza delle vasche di prima pioggia, almeno una volta dopo il termine dei lavori e dopo l’entrata in esercizio dell’opera.

Come detto l’interferenza dell’opera riguarda principalmente due fossi alle progressive km 2+080 e km 2+230 circa. Per tanto, sono stati previsti quindi 4 punti di monitoraggio per l’Ante Operam due a monte e due a valle dell’opera. Per quanto riguarda lo stato chimico nella tabella 1/A dell’allegato I alla parte III del D. Lgs. 152/2006, sono elencate le sostanze prioritarie da ricercare nelle acque superficiali e le concentrazioni che identificano il buono stato chimico di un corpo idrico, mentre, Per la fase corso d’opera, per lo scarico delle acque di cantiere i parametri ed i relativi limiti da considerare sono quelli definiti dalla tab. 3 All.5 parte III del D.Lgs 152/06.